La biologia molecolare è una delle sottocategorie della biologia e studia a livello molecolare, appunto gli esseri viventi, dando particolare importanza alle proteine e agli acidi nucleici (DNA e RNA).
Spesso usando i termini biologia molecolare si intende un insieme di tecniche che prevedono anche lo stravolgimento degli acidi nucleici. Principalmente però si pensa ad analizzarli e conoscerli meglio.
Una volta era facile distinguere la biologia molecolare dalla genetica o la biochimica.
Quello che ha di diverso da queste è che la biologia molecolare può andare di pari passo anche con l’informatica e la fisica.
La prima volta che l’espressione biologia molecolare fu coniata fu nel 1938 grazie a Warren Weaver, scienziato e matematico degli Stati Uniti, che era convinto in uno sviluppo del processo biologico anche a livello di molecole.
Tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta vennero svolti alcuni esperimenti che andarono a costituire le basi a quello che Weaver pensava. Per la prima volta, ad esempio, si collegò l’ereditarietà ai cromosomi. Questo avveniva già nel lontanissimo 1935.
Nel 1958 venne dimostrato un meccanismo di replicazione del DNA (di cui si è sentito parlare molto, in tempi recenti, ricordando Dolly. Questo avvenne grazie a un esperimento condotto da Meselson e Stahl.