La Laurea in Biologia e sue successive specializzazioni arrivano al termine di un percorso di studi coinvolgente e ricco di sfide.
Il biologo e la ricerca
Quando si è ancora all’Università si può entrare a far parte di interessanti progetti di ricerca. Spesso molti giovani laureati ambiscono a rimanere nel proprio ateneo, magari per mezzo di qualche fondo destinato al proseguimento della propria educazione.
Nell’ambito della ricerca sappiamo che esistono molte differenze in termini di fondi tra i Paesi. Ci sono Stati che hanno deciso di investire risorse in campi della scienza ancora inesplorati e altri che stanno un passo indietro.
In Italia abbiamo grandi eccellenze sia dal punto di vista della formazione dei laureati che degli istituti di ricerca. Alle volte, però, bisogna fare i conti con amministrazioni che stanziano budget limitati e quindi precludono la possibilità di finanziare progetti nuovi.
Basti pensare che negli ultimi 10 anni il settore della ricerca ha subito un taglio importante: più del 20% secondo questa analisi de Il Sole 24 Ore.
Settori di specializzazione
Il campo della biologia è molto vasto, come si può leggere in questo articolo e comprende studi sugli esseri viventi, microorganismi, botanica e zoologia. Si tratta, in soldoni, di spiegare il funzionamento della vita in tutte le sue forme.
Lo studio e analisi dei dati viene eseguito utilizzando gli strumenti e le modalità comuni alla ricerca scientifica. Spesso il biologo si trova ad operare fuori di un laboratorio e deve poter essere in grado di avere con sé l’attrezzatura per la raccolta e la gestione dei dati. Un computer portatile può essere indispensabile e, anche se non si dispone di un grosso budget, si può ricorrere a dispositivi come i MacBook ricondizionati da mResell, in quanto non sempre i fondi erogati sono sufficienti a coprire interamente questo genere di costi.
Il settore pubblico
Per accedere alla professione in ambito pubblico, tramite concorso, può essere richiesta l’iscrizione all’Albo dei Biologi, per quanto riguarda categorie particolari, come le biotecnologie mediche, agrarie e industriali. Il settore pubblico offre posizioni non solo nel settore degli istituti di ricerca, ma anche nella tutela dei parchi e – attraverso il Ministero della Sanità – nel settore della profilassi e delle procedure di controllo dell’igiene.
Il settore privato
Lavorare per un’azienda privata viene visto alle volte come un ripiego, in quanto non offre la stessa possibilità di mettere alla prova le proprie conoscenze ed utilizzarle per contribuire al progresso scientifico. Nonostante ciò, può rivelarsi una scelta soddisfacente e in alcuni casi redditizia. Il settore agroalimentare e industriale offrono diverse opportunità, come anche i laboratori sanitari. Come leggiamo in quest’articolo di Repubblica, lo stipendio medio di partenza di un biologo è tra i più alti delle discipline di settore, anche se poi nel corso degli anni tende a livellarsi, al contrario, per esempio, di chi svolge il lavoro di chimico.
Chi vuole comunque tentare la strada della ricerca, deve spesso provare ad emigrare all’estero, in luoghi dove la ricerca viene non solo meglio retribuita, ma anche sostenuta da politiche che permettono ai ricercatori di ottenere una maggiore stabilità occupazionale.