Chi è appassionato di scienze ma non ha un posto di lavoro nel settore dove potersi “sfogare” ogni giorno sarà stato prima o poi sfiorato dal pensiero di costruirsi un laboratorio casalingo.
Molti rinunciano, però, perché l’appartamento dove si vive non è sufficientemente spazioso, o perché si ha timore di creare danni all’alloggio (anche i più competenti finiscono con l’immaginare scenari catastrofici). La buona notizia è che non serve molto spazio e, rispettando delle misure di sicurezza anche piuttosto banali, non è necessario sacrificare la propria passione.
Anzi, sareste in buona compagnia: quella delle decine di migliaia di scienziati in erba che in tutto il mondo già da una decina d’anni si dilettano in esperimenti fra le mura di casa, complice il crollo dei prezzi dei reagenti e delle sostanze chimiche più in generale.
Come costruire un laboratorio scientifico in casa
Innanzitutto, concentratevi sulla branca alla quale volete dedicarvi. Fisica? Chimica? Microbiologia? Potremmo continuare pressoché all’infinito, ma il senso è uno solo: a seconda del vostro campo d’azione cambieranno (ma a volte solo leggermente, o niente affatto!) le attrezzature necessarie e i materiali che servono a realizzare i vostri esperimenti.
Passando all’arredamento vero e proprio, è indubbio che serviranno diversi tavoli e delle sedie, possibilmente da ufficio e con le ruote, per muoversi velocemente anche da seduti tra una postazione e l’altra. Non trascurate l’aspetto dell’illuminazione. Se il vostro alloggio è davvero troppo piccolo per un simile assetto, non trascurate l’idea di affittare un garage o una cantina, purché abbiano una buona aerazione.
Un errore di valutazione da non fare è di pensare a un laboratorio, per quanto fai-da-te, come a un luogo esclusivamente sterile e freddo. Al contrario, più sarà confortevole, più sarà un piacere passarci del tempo! Allora, spazio all’arredatore che c’è in voi: sentitevi liberi di aggiungere una poltroncina, dei tappeti shaggy alla moda per dare calore all’ambiente, e magari qualche stampa alle pareti!
Le misure di sicurezza da ricordare soprattutto in casa
Un capitolo a parte, e sicuramente fondamentale, è quello della sicurezza: ci viene in aiuto la Rete, che proprio grazie al boom dei laboratori domestici è ricca di risorse specifiche su come organizzarsi in questo senso.
Fra i consigli sempre graditi c’è quello di lavorare sempre con occhiali protettivi e guanti, o di mischiare piccolissime quantità di reagenti fra loro per evitare reazioni dalle conseguenze potenzialmente gravi… almeno per le vostre tasche.
Un dettaglio che invece in tanti trascurano è quello dei rifiuti “speciali”. Anche se state lavorando semplicemente con bicarbonato di sodio e ammoniaca, assolutamente non bisogna disfarsi dei residui gettandoli nello scarico:
investite in taniche e non dimenticate di smaltirli correttamente, all’isola ecologica o in strutture analoghe!