La biologia studia le forme di vita in ogni suo contesto e forma, la fisica invece studia le leggi matematiche che si trovano alla base dei fenomeni naturali.
Fisica e biologia insieme creano una scienza esatta che si chiama biofisica.
Congiungere la complessità della vita con la semplicità delle leggi fisiche è l’obiettivo della biofisica. È una cosa necessaria soprattutto per migliorare la nostra conoscenza.
La biofisica si è appoggiata a molti campi. Da quella molecolare a quella della meccanica quantistica e a quella termodinamica, soprattutto per quanto riguarda l’irreversibilità dei processi o il loro non equilibrio.
La biofisica si occupa anche di quegli organuli che si trovano all’interno delle cellule stesse che ne formano l’impianto energetico.
Gli studi biofisici hanno particolare importanza per quel che riguarda la comprensione del sistema nervoso. Capire inizialmente da cosa dipende la conduzione dello stimolo nervoso è il primo passo da fare per capire quali sono le attività del sistema nervoso di ogni essere vivente.
Il biofisico, visto come figura professionale, studia il problema e lo affronta anche considerando le reti nervose, cercando di comprendere la codificazione, la trasmissione e l’elaborazione dell’informazione che il sistema nervoso vuole passare. In questo modo si contribuisce senza dubbio al progresso nella ricerca delle reti neurali.
C’è inoltre da dire, cercando di riassumere il tutto, che la biofisica studia anche l’occhio, l’orecchio, eccetera, ovvero quegli strumenti dove l’informazione ha origine e poi viene rilasciata. Anche la nostra comprensione di contrazione muscolare e meccanica che sono responsabili per la ventilazione polmonare nascono da molti studi di biofisica.